Promuovere e sostenere il benessere psico-fisico:
ALIMENTAZIONE, SONNO e ATTIVITA' FISICA
Il benessere psicofisico definisce la qualità della vita ed è favorito da un buon stato di salute del corpo, reso possibile anche da un’alimentazione variata e bilanciata, un regolare ritmo sonno-veglia e lo svolgimento di attività fisica. Esso è strettamente connesso anche alla sfera emozionale e mentale della persona. Trovare o mantenere un equilibrio in tutti questi aspetti può essere a volte difficoltoso, e nella fase che stiamo attraversando, dove la quotidianità è ancora limitata, controllata e confinata nella propria casa, può diventare una vera e propria sfida per tutta la famiglia.
Bambini e ragazzi possono vivere questo periodo con particolare insofferenza, inquietudine, frustrazione e talvolta noia. Sonno e alimentazione sono attività fisiologiche che più di altre possono risentire dei cambiamenti dello stile di vita, delle emozioni negative e talvolta delle difficoltà di adattamento che li accompagnano. In età evolutiva, ma non solo, difficoltà del sonno o alterazioni nella sfera alimentare possono comparire o accentuarsi proprio in periodi particolarmente difficili e stressanti.
A volte, pur avendo cura dei ritmi della quotidianità e mediando tra flessibilità e bisogno di regolarità, molte famiglie possono essersi ritrovate a rivedere le proprie scelte, le priorità e le abitudini, per far fronte alle criticità osservate nei figli. Diventa quindi importante prima di tutto potersi riconoscere in alcune difficoltà che possono presentarsi, ma anche potersi sentire sostenuti nell’affrontarle con maggiore serenità.
Questo periodo può così diventare occasione e opportunità per ricordarci che esiste un tempo buono e utile per prendersi cura di sé stessi e del proprio benessere.
10 CONSIGLI IN PILLOLE
- Anche se i ritmi quotidiani possono essere cambiati, è importante mantenere uno stile di vita il più possibile regolare. Ad esempio nell’alimentazione prevedere 3 pasti principali e 2 spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio.
- È importante prestare attenzione al pasto serale: consumarlo almeno 3 ore prima di andare a dormire agevola la digestione e favorisce una buona qualità del sonno.
- È consigliabile mantenere un’alimentazione variata e bilanciata dal punto di vista dei diversi gruppi alimentari, distribuita nell’arco della giornata secondo quanto consigliato dagli esperti (link sito governo-salute, OMS) e mantenere una buona idratazione bevendo acqua lontana dai pasti. È importante inoltre limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi e di bevande ricche di zuccheri, privilegiando alimenti come frutta, verdura e legumi
- Sarebbe opportuno evitare di avere in casa grandi scorte di alimenti, in particolare quelli ad alto contenuto calorico (snack, merendine etc.), in modo che bambini e ragazzi siano meno tentati da un consumo eccessivo.
- Il momento del pasto può essere anche un tempo buono per condividere tutti insieme pensieri ed esperienze. La condivisione può rafforzare i legami affettivi tra genitori e figli e aiutare a creare un clima di convivenza sereno e rilassato.
- Il sonno può essere favorito da un’ambiente sufficientemente buio, silenzioso e con una temperatura adeguata (senza eccesso di caldo o di freddo).
- Evitare di assumere alcolici, grandi quantità di liquidi, sostanze eccitanti e stimolanti (come tè o caffè) o grandi quantità di liquidi prima di andare a dormire può favorire l’addormentamento e ridurre i risvegli notturni.
- Sarebbe preferibile associare il letto unicamente al momento del sonno, creare una routine e mantenere orari regolari di addormentamento e di risveglio, che contribuiscono ad una buona qualità del sonno.
- Esporsi alla luce del sole durante il giorno aiuta a sincronizzare i propri ritmi sonno-veglia e può avere effetti positivi anche sul nostro umore
- Dopo cena prediligere attività piacevoli che possono favorire il rilassamento (leggere, ascoltare musica, scegliere un film da vedere insieme). Altre attività, come studiare, lavorare o praticare attività fisica, se svolte in prossimità del momento in cui ci corichiamo, potrebbero ritardare l’addormentamento.
I BENEFICI DEL REIKI, STRUMENTO DI BENESSERE PER IL CORPO E LO SPIRITO
Il Reiki è una tecnica che sfrutta l’energia vitale universale presente in ogni essere vivente per ripristinare la salute, favorire un completo benessere e riequilibrare gli stati alterati dell’organismo umano. A differenza di altre tecniche, come la pranoterapia, nel Reiki l’operatore rappresenta il canale attraverso cui l’energia viene spostata dall’universo al corpo che ne ha bisogno; il suo compito è quello di canalizzare l’energia, non privarsi della propria per donarla all’altro. Anche per questo, alla fine di una seduta di Reiki l’operatore non si sente svuotato, come accade con altre tecniche. Anche lui, infatti, vive gli effetti benefici dell’energia che ha mosso per il cliente.
Il Reiki può essere utilizzato per molte problematiche, da quelle più fisiche fino ad arrivare a difficoltà più di tipo relazionale ed emotivo. In particolare, questa tecnica si è dimostrata utile in casi di:
- problemi articolari e muscolari;
- mal di testa ricorrenti e cefalee;
- ipertensione;
- stress e ansia lieve;
- dipendenze da alcool o da sostanze;
- disturbi allo stomaco e intestino;
- senso di affaticamento fisico e mentale generale.
I benefici del Reiki a livello psicofisico sono molti: favorisce la distensione muscolare e l’eliminazione delle tossine, allevia le sensazioni di dolore acuto e cronico, ricarica il sistema immunitario, regola il ciclo sonno-veglia e l’appetito. A questo si aggiunge una maggiore consapevolezza di sé e una sensazione di pace interiore, vitalità e rinvigorimento generale del corpo. Il Reiki non presenta alcuna controindicazione, dal momento che l’unica cosa che viene utilizzata per il trattamento è l’energia universale già presente in noi e nell’ambiente che ci circonda. Chiunque, in qualunque momento, può attingere a questa energia e utilizzarla per stare meglio.
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